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Piazza Indipendenza – Catacombe dei Cappuccini – Castello della Zisa

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Il prezzo per persona 30
  • Palermo Tours


Descrizione

Piazza Indipendenza – Catacombe dei Cappuccini – Castello della Zisa

 

Partenza da Palermo

  •  30 euro l’ora o frazione di ora per auto fino a 4 pax
  •  50 euro l’ora o frazione di ora per minivan  da 5 a 8 pax.

Itinerario

  • Teatro Politeama
  • Teatro Massimo
  • Teatro Biondo
  • Piazza Indipendenza
  • Giardini di Palazzo D’Orleans
  • Catacombe dei Cappuccini
  • Castello della Zisa

Catacombe dei Cappuccini – Il Convento dei Cappuccini a Palermo, nel quartiere Cuba, è annesso alla Chiesa di Santa Maria della Pace. Chiesa e convento risalgono al XVI secolo, benché edificati su strutture precedenti. Il Convento è conosciuto in tutto il mondo per la presenza nei suoi sotterranei di un vasto cimitero, che attira la curiosità di numerosi turisti, e fin dai secoli scorsi tappa obbligata del Grand Tour (visitato anche da Guy de Maupassant).Lo spettacolo macabro degli innumerevoli cadaveri esposti, è spunto di riflessione sulla caducità della vita, sulle vanità terrene, e sull’inutilità dell’attaccamento degli uomini alle loro fattezze esteriori. Le gallerie furono scavate alla fine del ‘500 e formano un ampio cimitero di forma rettangolare. Non sono mai state inventariate le salme ivi presenti, ma si è calcolato che debbono raggiungere la cifra di circa 8.000.Le mummie, in piedi o coricate, vestite di tutto punto, sono divise per sesso e categoria sociale, anche se la maggior parte di esse appartengono ai ceti alti, poiché il processo di imbalsamazione era costoso. Nei vari settori si riconoscono: i prelati; commercianti e borghesi nei loro vestiti “della domenica”; ufficiali dell’esercito in uniforme di gala; giovani donne vergini, decedute prima di potersi maritare, vestite col loro abito da sposa; gruppi famigliari disposti in piedi su alte mensole, delimitate da sottili ringhiere simili a balconate; bambini; ecc. Il metodo di imbalsamazione prevedeva prima di tutto di far “scolare” la salma per circa un anno, dopo averle tolti gli organi interni. Quindi il corpo più o meno rinsecchito, veniva lavato con aceto, riempito di paglia, e rivestito con i suoi abiti. Altri metodi, utilizzati specialmente in periodi di epidemie, prevedevano un bagno di arsenico o di acqua di calce. Mummia di Rosalia Lombardo la sua salma è oggi visitabile presso le Catacombe dei Cappuccini di Palermo; peraltro è stata una delle ultime ad essere ammessa alla sepoltura nella cripta. Nata a Palermo nel 1918 e ivi morta il 6 dicembre 1920. Si ritiene che il suo decesso sia stato causato da un’infezione bronchiale. A causa di un processo di imbalsamazione scoperto solo nel 2009, a cura del Prof. Alfredo Salafia (lo stesso che imbalsamò Francesco Crispi), la bambina appare intatta (seppur solo per il volto e non per il resto del corpo) destando l’impressione che stia dormendo, tanto da attribuirle il soprannome di “Bella addormentata”. La sua salma, deposta in una piccola bara di cristallo, è visibile nella Cappella di Santa Rosalia in fondo al primo corridoio, sulla sinistra.Nella parte opposta del corridoio, entrando a sinistra, vi sono imponenti monumenti sepolcrali, fra cui il più grande è quello di Giuseppe Grimau (morto nel 1755).

Teatro Massimo – Il Teatro Massimo Vittorio Emanuele di Palermo è il più grande teatro d’Italia e uno dei più grandi teatri lirici d’Europa [1](il terzo per dimensioni dopo l’Opéra National de Paris e Staatsoper a Vienna) ed è famoso nel mondo per l’acustica perfetta con la sua sala a ferro di cavallo. Alla sua apertura, per monumentalità e dimensione (oltre 7.700 metri quadrati), suscitò le invidie di molti; come si può facilmente verificare leggendo i giornali italiani dell’epoca (es: “L’illustrazione italiana” del 6 giugno 1897).

Teatro Politeama– Il Teatro Garibaldi o Politeama (con la parola Politeama si intende un teatro dove si danno rappresentazioni di vario genere, da qui l’errore usuale di chiamarlo Teatro Politeama, come dire il Teatro multitema) si trova sulla Piazza Ruggero Settimo (detta volgarmente Piazza Politeama) al centro di Palermo. Nel 1865 il Comune di Palermo delibera la costruzione del Politeama. Essendo la spesa superiore alla cifra prevista, viene contattato il banchiere Carlo Galland che si impegna a costruire oltre “tre mercati secondo i disegni dell’architetto Damiani e a costruire, nel locale che indicherà il Municipio, un Politeama secondo il piano d’arte e disegni preparati dall’Ufficio tecnico del Municipio” (Capitolato di convenzione tra il Municipio e il Sig. Carlo Galland, piemontese, per la costruzione dei mercati e Teatro, 1866).