Partenza da Palermo
Duomo di Monreale
Il Duomo di Monreale, altresì noto come cattedrale di Santa Maria Nuova, è il principale luogo di culto di Monreale, nella città metropolitana di Palermo , sede arcivescovile dell’arcidiocesi omonima.
Costruita a partire dal 1172 per volere di Guglielmo II d’Altavilla , re di Sicilia , dal 1166 al 1189 , è famosa per i ricchi mosaici bizantini che ne decorano l’interno. Nell’agosto del1926 Papa Pio XI l’ha elevata alla dignità di Basilica minore. Dal 3 luglio 2015 fa parte del Patrimonio dell’umanità (UNESCO) nell’ambito dell’itinerario arabo-normanno di Palermo e le cattedrali di Cefalù e Monreale.
Abbazia Benedettina di Monreale
Un’antica tradizione vuole l’abbazia di San Martino fondata da papa Gregorio Magno († 604). In verità san Gregorio avrebbe fondato ben 6 monasteri in Sicilia su altrettanti territori di proprietà della famiglia materna.
Di molti di questi monasteri ne parla lo stesso pontefice nelle sue lettere, e in ben due fa riferimento ad un monastero che porta il nome di San Martino e che sicuramente si trovava nel territorio immediatamente vicino alla città di Palermo. L’inesistenza di fonti attendibili ha fatto dubitare molti studiosi sulla fondazione “gregoriana” dell’abbazia di San Martino delle Scale, la quale sarebbe stata in seguito distrutta dai Saraceni nel IX secolo.
Castello della Zisa
Il castello della Zisa (dall’arabo al-Aziza ovvero “la splendida”) risale al XII secolo ed è una delle migliori testimonianze della dominazione arabo-normanna in Sicilia. Sorto come residenza estiva fuori città per lo svago del re, fu costruito dai Normanni su modello delle ricche residenze dei loro predecessori arabi.
Oggi la Zisa ospita il Museo d’arte islamica, che raccoglie opere provenienti dalla Sicilia e dall’area mediterranea prodotte tra il IX e il XII secolo. Tra queste molto interessante risulta un’iscrizione cristiana in quattro lingue: ebraico, latino, greco bizantino e arabo, testimonianza della multietnicità di Palermo.
Mercati storici di Palermo :
Ballarò
Il mercato, permanente, si estende da Piazza Casa Professa ai bastioni di corso Tukory verso Porta Sant’Agata. Il mercato è famoso per la vendita delle primizie che provengono dalle campagne del palermitano. Ballarò è il più antico tra i mercati della città , frequentato giornalmente da centinaia di persone, animato dalle cosiddette abbanniate, cioè dai chiassosi richiami dei venditori che, con il loro caratteristico e colorito accento locale, cercano di attirare l’interesse dei passanti
Mercato del Capo
Caratteristiche del mercato del Capo sono le disposizioni dei banchi, ordinati secondo costruzioni di frutta, verdura e ortaggi, disposte non casualmente ma secondo implicite regole di accostamento cromatico, seguendo regole ormai convalidate nel tempo e finalizzate ad attirare l’attenzione dei passanti.
Fra le merci si trovano i cosiddetti “pizzini”, etichette col prezzo simulato in modo tale da invogliare il cliente. I coppi completano il corredo essenziale del mercato: si tratta di vecchi giornali arrotolati a cono, disposti in ceste di vimini e pronti ad accogliere le merci.
Il mercato del Capo è considerato il mercato del pesce per eccellenza
Mercato della Vucciria
Situato nel cuore della città, nell’antico e bellissimo quartiere della Loggia, il Mercato della Vucciria è tra i più famosi di Palermo insieme al mercato Ballarò. Alla Vucciria si comprano olive di Castelvetrano, pomodorini secchi, agrumi, panetteria, pesce, angurie, melanzane, spezie e tutte le leccornie della pasticceria siciliana. È un tempio di aromi e di colori, immortalati in modo così autentico nel celebre dipinto del pittore Renato Guttuso, attualmente conservato a Palazzo Steri. Sono stati girati anche diversi film tra queste graziose e folcloristiche viuzze, sempre affollate di turisti e di palermitani.