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Contessa Entellina – Abbazia Santa Maria del Bosco – Santa Margherita di Belice

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Il prezzo per persona 40
  • Fuori Città


Descrizione

Contessa Entellina – Abbazia Santa Maria Del Bosco – Santa Margherita di Belice

Partenza da Palermo

  •  30 euro l’ora o frazione di ora per auto fino a 4 pax
  •  50 euro l’ora o frazione di ora per minivan  da 5 a 8 pax.

Itinerario

 

  • Contessa Entellina
  • Abbazia Santa Maria del bosco
  • Santa Margherita di Belice
  • Palazzo Filangeri Cutò
  • Museo el Gattopardo
  •  Villa del Gattopardo
  •  Parco della Rimembranze
  •  Parrocchia SS Rosario
  •   Villa Comunale

Contessa Entellina –  oasi etnica, linguistica e religiosa per la peculiare identità dei suoi abitanti, è uno dei più antichi insediamenti albanesi d’Italia (1450), sorto in conseguenza allo stazionamento di gruppi di militari albanesi  e alla fuga degli esuli albanesi che si allontanarono dalle loro terre per sfuggire dall’invasione turco-normanna dell’Albania. La cittadina, insieme a Piana degli Albanesi e Santa Cristina Gela , è parte della comunità albanese di Sicilia (arbëreshët e Siçilisë) dove si parla l’albanese . Il centro continua tenacemente a distinguendosi per l’identità culturale, i costumi e le tradizioni, nonché per il rito religioso greco – cattolico.

Santa Margherita Del Belice – è una comunità che si trova nella provincia di Agrigento in un territorio che si sviluppa ad un’altitudine di circa 400 metri sul livello del mare. I riferimenti storici relativi ai primi insediamenti rimandano all’epica preistorica con la presenza dei sicani originariamente e poi, in seguito, dei greci e dei romani. Tuttavia non si è mai formata una vera e propria comunità tant’è che occorrerà attendere fino all’anno 1572.

Abbazia Santa Maria del Bosco – Il Relais Santa Maria del Bosco è stato ricavato da un’antica abbazia sorta per ospitare monaci benedettini e poi transitata alla Congregazione olivetana. La primitiva abbazia, risalente probabilmente al 1300, fu edificata ad opera di un gruppo di eremiti che qui, tacciati di eresia, vissero fino a quando abbracciarono la regola benedettina. Il complesso monumentale, completato nel XVII secolo, si sviluppa su quattro livelli attorno a due grandi chiostri. Il primo chiostro di forma quadrata, con 36 colonne a capitelli dorici intervallate da archi a tutto sesto e nicchie, presenta al centro una grande fontana barocca; il secondo chiostro è invece rettangolare, con colonne a capitelli dorici che sostengono archi a tutto sesto e con al centro una fontana risalente al 1713. L’abbazia, circondata da circa 200 ettari di terreno boschivo, offre un’impareggiabile vista panoramica sulla Sicilia occidentale. Una chiesa con pianta a croce latina, eretta tra il 1643 ed il 1757, si trova infine tra il monastero e lo svettante campanile cuspidato a piramide.Varcata la soglia del monastero un lungo corridoio di 108 metri, con volte a crociera e scandito da rossi drappi fluenti, introduce l’ospite nelle eleganti e suggestive camere, ricavate dalle antiche celle dei monaci, oltrechè nella sacralità di tempi lontani.